Almeno una volta a settimana, nei lunghi viaggi mentali prima di dormire spunta qualche pensiero legato al liceo, qualche avvenimento divertente, difficile o magari qualche viaggio. Ogni qualvolta questo accade, il pensiero seguente sei sempre tu. Solo negli ultimi tempi mi sto rendendo conto di quanto la maggior parte dei sorrisi al liceo fossero in qualche modo legati a te e quanto tu, nonostante non fossimo mai stati amici strettissimi, sia così presente nei miei ricordi più belli.
Almeno una volta a settimana ho le lacrime agli occhi.
Penso a quanto tutto ciò sia ingiusto.
E mi dò costantemente dell’egoista, penso a quanto poco diritto io possa avere di piangere non essendo nemmeno mai stata più che un’amicizia leggera dei tempi della scuola. Eppure è così, e posso solo immaginare quanto le persone a te più vicine stiamo sentendo la tua mancanza.
Ho realizzato quanto sia difficile anche solo pensare ad una pizzata con la classe senza di te, che hai sempre cambiato l’umore di tutti.
Almeno una volta a settimana mi ritrovo a fissare il vuoto.
A contemplare il nulla, rendendomi conto quanto io sia incapace di processare il lutto. Quanto fatico a comprendere che non mi capiterà più di incontrarti casualmente per strada, come l’ultima volta che ci siamo visti un sacco di tempo fa. E mi fa troppo strano, Lupo.
Mannaggia quanto mi fa strano.
Ciao Pietro, è stato un piacere conoscerti